Quando si desidera scegliere una pavimentazione, che sia per il proprio appartamento o per il proprio ufficio, a tutti capita almeno una volta di considerare l’ipotesi di rivestire il pavimento con il tanto gettonato parquet. Ma qual è la scelta che garantisce il miglior equilibrio tra raffinatezza e praticità? E, soprattutto, conviene valutare anche la possibilità di utilizzare il laminato al posto del parquet o si rischia solo di “foderare” la propria abitazione con un prodotto scadente? Ecco analizzate tutte le differenze nella composizione dei due tipi di pavimentazione e nelle operazioni di cui entrambi necessitano, sia per l’impianto che per la gestione quotidiana in casa.
Quando si desidera scegliere una pavimentazione, che sia per il proprio appartamento o per il proprio ufficio, a tutti capita almeno una volta di considerare l’ipotesi di rivestire il pavimento con il tanto gettonato parquet. Ma qual è la scelta che garantisce il miglior equilibrio tra raffinatezza e praticità? E, soprattutto, conviene valutare anche la possibilità di utilizzare il laminato al posto del parquet o si rischia solo di “foderare” la propria abitazione con un prodotto scadente? Ecco analizzate tutte le differenze nella composizione dei due tipi di pavimentazione e nelle operazioni di cui entrambi necessitano, sia per l’impianto che per la gestione quotidiana in casa.
Perché scegliere il parquet?
Il primo motivo per scegliere il parquet è che si tratta senza dubbio di un prodotto di qualità. Questo tipo di pavimentazione è caldo, realizzato con legno massiccio, spesso da 10 a 22 mm. Il legno massiccio è caratterizzato da una maggiore durata nel tempo, perché è più spesso e quindi sopporta meglio, e più a lungo, la levigazione dello strato nobile, ovvero quello in essenza. Può essere acquistato in diversi colori, a seconda della tipologia di legno, dal tipo di fibre che contiene e dell’esposizione al sole che questo legno ha subito. Tuttavia, scegliere il parquet comporta alcune incombenze non indifferenti, sia nella fase di impianto che in quella di manutenzione, da eseguire affinché si conservi integro (senza graffi) e senza perdere il suo colore originale. Per installare il parquet è necessario che la superficie sottostante sia perfettamente liscia e priva di buchi o crepe, oltre che pulita. Per la manutenzione del pavimento, affinché rimanga brillante, è importante pulirlo con poca acqua, perché il ristagno può causare il rigonfiamento delle assi e la rovina inevitabile della superficie. Per proteggerlo bisognerebbe evitare che si formassero granelli di polvere o sabbia, che potrebbero rovinarlo, e sovrapporvi un tappeto, per limitare gli effetti del calpestio. A causa della necessità di costante attività di manutenzione, è più adatto per le abitazioni piuttosto che per gli ambienti di lavoro, come gli uffici.
Perché scegliere il laminato?
Il pavimento laminato porta numerosi vantaggi rispetto all’implementazione del parquet, anche se, inevitabilmente, si tratta di una pavimentazione meno raffinata. Innanzitutto, selezionando questa seconda opzione si risparmiano molti soldi e si può installare anche in autonomia, senza bisogno di chiedere l’aiuto dei professionisti. La manutenzione richiesta è molto più blanda e non è necessario impegnarsi per far conservare al laminato il suo colore, al contrario del legno. Si graffia con molta più difficoltà e sopporta la presenza dell’umidità e dello sporco. Ciò è dovuto al fatto che esso è prodotto mescolando insieme legno macinato e colla, e la sua superficie è stampata (per questo, anche le venature del legno sono realistiche, ma non vere), quindi risulta meno delicato. Implementandolo, è possibile ottenere un effetto simile a quello del parquet, anche se naturalmente si tratta di un prodotto di qualità inferiore. Tuttavia, oggigiorno esistono tante tipologie di laminato, anche di qualità molto elevata (e di conseguenza ne sale anche il prezzo). Grazie alla sua versatilità, al basso costo e alla poca cura di cui necessita, il laminato è la pavimentazione ideale per uffici e negozi, oppure fiere o eventi temporanei.