I colori tipici dell’arredamento vintage

Arredare una casa dice molto di noi: chi siamo, da dove veniamo, qual è la nostra storia e cosa ci piace. Anche seguire la moda, però, ha un suo peso per molti e negli ultimi anni impazza la mania per l’arredamento vintage o per lo stile retrò in generale.

Innanzitutto, però, c’è da fare chiarezza: cosa si intende per vintage? Dei mobili fintamente consunti come nello shabby chic? Il ricorso a pezzi di arredamento provenienti dai mercatini? Ci si richiama agli anni ’20, ’50, ’60 o ’70?

Qualunque sia la risposta a questa domanda, esiste un particolare di cui tenere sempre conto: i colori e il loro accostamento. Per questo l’articolo si propone di illustrare tutte le scelte più giuste in fatto di tinte e materiali in base all’epoca che si vuole cercare di rivivere nella propria casa. Ad ogni decennio il proprio gusto!

I Roaring 20s a casa tua

Se avete sempre sognato di possedere la villa di Gatsby o se il Bauhaus è la vostra passione, non vi resta che richiamarvi ai ruggenti anni 20.

A livello di materiali la scelta è chiara: accanto ai classici legno, acciaio e vetro si può osare con l’alluminio e il poliestere.

Ricorrere al ferro battuto per letti, sedie e tavoli, magari con intagli e forme geometriche, è il vero tocco finale.

Per le pareti giocate con i contrasti: il bianco e il nero sono il vero must, ma accostarli a colori neutri e delicati potrebbe rendere qualsiasi stanza davvero accogliente.

La moda degli anni ‘50

Sentite il rockabilly in sottofondo? Di recente il maggior successo lo hanno riscosso gli anni ’50, senza passare mai di moda. Affidatevi a forme curve e bombate per i mobili esattamente come si usava per le acconciature, magari inserendo in cucina degli elettrodomestici lineari e molto colorati che sono abbastanza semplici da reperire in commercio.

A livello di materiali è d’obbligo far sposare il legno con il metallo, perfetti per far risaltare i colori e i toni caldi assolutamente richiesti da questo stile. Stessa scelta cromatica per i divani e le poltrone in pelle, volendo con un tocco di industrial per lampadari e scaffalature.

Tingete i muri con toni pastello che spazino dal verde al rosa all’azzurro a seconda dei mobili selezionati e il gioco è fatto.

Una casa pop anni ‘60

Se volete vivere a colori come nella pop art di Andy Warhol o Keith Haring, è ora di volare con la fantasia attraverso una tavolozza davvero accesa.

La plastica e il legno si fondono in forme arrotondate mai viste prima, i tessuti e la carta da parati virano inevitabilmente verso lo stile optical. Il design verge sempre più sul minimale, percad attirare l’attenzione sono proprio i colori, vivaci e accesi più che si può, anche sulle pareti e sui pavimenti preferibilmente in forme geometriche come la classica scacchiera.

Fate attenzione: ricreare uno stile anni ’60 che non scada nell’eccessivo o nel pacchiano richiede un grande equilibrio e una buona conoscenza delle regole del design d’interni.

Tappezzate le pareti: voliamo nei ‘70

All’importanza dei colori in questo caso si unisce quella dei motivi: non abbiate paura di osare con gli effetti ottici delle tappezzerie e delle carte da parati se desiderate un’autentica atmosfera anni ’70.

Motivi floreali per i più hippie o più geometrici per atmosfere glam, le pareti e i pavimenti non sono mai abbastanza creativi. Il color block è il vero protagonista di questo stile, magari mediante la creazione di contrasti tra i toni scuri dei mobili (relizzati in mix di vetro e legno) e i colori accesi del resto: nessuna paura di fucsia o arancione, sono necessari.