Come arredare al meglio gli uffici open space

Se si dispone di un ambiente ampio nelle dimensioni e aperto, come un open space, ci possono essere molti modi per arredarlo e per trasformarlo. Nel caso in cui la destinazione prescelta sia quella di un ufficio, è necessario avere alcuni accorgimenti per alterare lo spazio aperto e renderlo adeguato a soddisfare le necessità di un ambiente di lavoro. Infatti, l’open space offre tanti vantaggi, come la massimizzazione dello spazio disponibile, la facilità con cui si può circolare, la comodità nella comunicazione da un capo all’altro della stanza, ma allo stesso tempo causa anche delle problematiche che devono essere risolte per poter effettivamente impiegare lo spazio in modo produttivo. Per esempio, l’ufficio rischia di diventare molto rumoroso: la facilità di comunicare all’interno rischia di condannare l’ambiente a un brusio perenne, che non agevola la concentrazione e la produttività; un altro problema è la poca privacy: la condivisione di informazioni, anche riservate, può diventare inevitabile. La ricerca di soluzioni a questi problemi migliora la “convivenza” forzata degli impiegati e garantisce l’ottimizzazione di uno spazio che, se arredato in modo intelligente, può diventare estremamente funzionale.

Soluzioni per ridurre il rumore e aumentare la privacy

La prima decisione da prendere nell’arredamento dell’open space è se mantenerlo oppure se dividerlo, per quanto in modo essenziale e non invasivo. Se la scelta ricade sulla prima opzione, per ovviare ai problemi nominati sopra si possono adottare escamotage che frazionino lo spazio, e soprattutto le singole postazioni, senza ricorrere a muri o divisori. Un esempio di ciò è l’implementazione di pannelli in legno, da porre sui lati delle scrivanie: in questo modo si potrà ottenere una separazione visiva (ognuno avrà il proprio personale spazio di lavoro, senza che altri possano vederlo direttamente dalla loro postazione) ma anche fonica, grazie proprio al legno, che è un materiale fonoassorbente. In alternativa, si possono collocare tra una scrivania e l’altra dei mobili per l’archiviazione di documenti, all’altezza che si preferisce, in modo da creare una divisione più o meno importante. Nel caso in cui, invece, si preferisca dividere l’open space in modo più sostanziale si possono adottare varie soluzioni, più o meno consistenti. Una di queste, impiegata in molti uffici moderni, consiste nell’innalzare delle pareti di vetro intorno ad alcuni tavoli, creando sì degli uffici privati e limitando molto il rumore, ma mantenendo allo stesso tempo l’open space almeno dal punto di vista visivo. In alternativa, si possono alzare muri più solidi, come quelli di cartongesso. Con questa soluzione si va però a perdere completamente il carattere dell’open space.

La scelta dei mobili

Un aspetto essenziale tanto quanto le eventuali separazioni che si vanno ad apporre nell’ufficio open space è la scelta del mobilio. I mobili infatti giocano un ruolo importantissimo, perché consentono di dividere lo spazio senza dover implementare intere pareti o pannelli, e vanno scelti considerando la caratterizzazione dello spazio come open space. Le scrivanie non sono quasi mai ad uso singolo, ma vengono anzi implementate delle superfici continue a uso collettivo, da cui vengono ricavate più postazioni. Come visto in precedenza, anche librerie, armadi e mobili per l’archiviazione possono risultare elementi chiave per allontanare le scrivanie tra loro e, al tempo stesso, non risultare come volte solo a quello scopo, ma anche a ottimizzare lo spazio e offrirne di più alla singola postazione, che avrà i documenti relativi a portata di mano. Infine, proprio perché si tratta di un ambiente collettivo, dove inevitabilmente regna la condivisione, è importante implementare anche un tavolo grande, rettangolare od ovale, da utilizzare come area per le riunioni.